Riprendiamo il nostro cammino nelle rappresentazioni bidimensionali della realtà tridimensionale. Questa volta tocca alla prospettiva accidentale.
Riprendiamo un argomento che forse è stato trattato in un periodo in cui, giustamente, i nostri lettori potevano finalmente godersi un po' di vacanze.
Abbiamo imparato in modo molto schematico, ma sufficiente allo scopo, a disegnare ciò che il nostro occhio vede. Esso vede tutto proiettato su un piano e in tale piano tutte le linee parallele devono convergere in un punto. In altre parole, abbiamo introdotto la prospettiva centrale, ossia quella forse più ovvia e comune. Attraverso di lei è possibile finalmente creato uno spazio reale in cui inserire, come volumi ben definiti, anche le figure siano esse oggetti, edifici o anche persone. Il Rinascimento insegna...
Non possiamo dire più di tanto per non rovinarvi la sorpresa, ma è con grande piacere (e un pizzico di emozione) che riproponiamo questo racconto per offrirvelo come aperitivo in attesa di un gustoso banchetto che il prof. sta cucinando.
Chi ci segue da tempo si ricorderà di Astericcio & co. che affrontano temi intriganti e lo fanno nel modo più semplice possibile: il tema di questo racconto è quella ideale staffetta tra due Giganti che ha dato impulso ad una delle più vivaci stagioni dell'intelletto umano, nella quale l'arte raggiunse vette forse mai più eguagliate. Se all'inizio potrà sembrarvi una favola per bambini, andate avanti e capirete presto che i bambini a cui si rivolge sono quelli di tutte le età.
Un pennello smarrito, due artisti che se lo contendono... i nostri piccoli amici che ci fanno vivere un'altra indimenticabile avventura, prendendoci per mano e accompagnandoci agli albori di una delle più vivaci stagioni dell'intelletto umano, nella quale l'arte raggiunse vette forse mai più eguagliate! Afferrate la loro mano... ops... zampa e godetevi il viaggio!