Ed eccoci a Dione, un corpo celeste di poco superiore a 1000 km, capace di rendere attivo ed esuberante il fratellino Encelado, attraverso la risonanza 2/1. Ma Dione ha sicuramente avuto una vita avventurosa e non certo monotona, forse capace addirittura di ribaltarsi di 180°. Ne approfittiamo per proporre un piccolo problemino di meccanica celeste e per mostrare come sia facile imitare rapidamente e facilmente le “meraviglie” da pappa-pronta di stellarium & co., con molta più soddisfazione.
Vi ripropongo un vecchio articolo sul meccanismo di Kozai, collegandolo a una recente news che, penso, tra poco giungerà sui media con tutte le deformazioni ed esagerazioni del caso.
Una recente ricerca teorica non ha fatto altro che leggere un po’ meglio tra le numerose “gemme” che ancora si nascondono nella relatività di Einstein. Sembra impossibile, ma a distanza di tanti anni non si sono ancora studiate abbastanza a fondo le implicazioni della geniale teoria del nostro amico Albert. Le onde gravitazionale potrebbero essere scoperte molto più facilmente del previsto. Come? Basta cercare nel Cosmo gli strumenti musicali adatti allo scopo!