Un quiz abbastanza semplice per tenervi occupati mentre preparo la risposta al problema del "laccio da scarpa"

Un quiz abbastanza semplice per tenervi occupati mentre preparo la risposta al problema del "laccio da scarpa"
Una soluzione non certo banale. Nella sua descrizione ho creato una pausa, dove , ottenuto il risultato finale, si può ancora agire da soli per darne la spiegazione logica (quindi, una soluzione a due stadi...). Bravissimi Alex e Fabry e molto vicino al risultato esatto anche Paolo.
Visto lo scarso successo del quiz sui fiorini, voglio provare a proporne uno che considero tra i più "diabolici". Bisogna entrare nello spirito dei cinque protagonisti e immedesimarsi al massimo non dimenticando mai le leggi e la regola fondamentali. Non è certo banale (da cui i 5 asterischi), ma lo trovo veramente stimolante. Non vi è bisogno di calcoli matematici se non veramente elementari, ma certamente di tanta logica e riflessione. Invito, perciò, anche i più smaliziati e scaltri (lavoro permettendo) ad affrontarlo.
Da sempre l'umanità è ossessionata dalla costruzione di automi: macchine che si muovono e si comportanto come essere viventi. Ma cosa c'entrano i nostri amici gatti?
“Le macchine possono pensare?”. Così Alan Mathison Turing (1912-1954), una delle più brillanti menti matematiche del XX secolo (colui che dette un contributo fondamentale alla decrittazione di Enigma, il linguaggio in codice usato dai Nazisti, e consegnò alle Forze Alleate la chiave per aprire la porta della vittoria finale), apriva il suo articolo "Computing Machinery and Intelligence" del 1950. Per rispondere a questa domanda, ideò quello che sarà in seguito denominato "Test di Turing", col quale un giudice dovrebbe riuscire a distinguere un uomo da una macchina solo in base alle risposte da essi fornite a delle domande: la macchina pensante è quella che riesce ad ingannare il giudice, facendogli credere di essere l'uomo.
Chissà se Colossus, protagonista di questo racconto, avrebbe superato il test di Turing...