Un quiz che ha ottenuto poco successo, ma che ha visto la risposta qualitativamente esatta di Daniela. Direi che vale la pena, comunque, di darne anche il risultato quantitativo.
Un semplice problemino di meccanica o, meglio, di riflessione che si trasforma facilmente in una regola matematica altrettanto semplice.
Facciamo girare le provette... un quiz -forse- leggermente più difficile, ma non è detto... basta riflettere.
Cari amici, la generalizzazione del problema iniziale mi ha portato a cercare una nuova strada per descrivere il "fenomeno" geometrico. Una strada che mi è sembrata molto interessante e, all'apparenza almeno, del tutto inesplorata. Il bello è che potrebbe essere resa benissimo da una animazione (vero Arturo?) o permettere di costruire un qualche aggeggio concreto (vero Frank?). Fatemelo dire: possiamo chiamarlo "l'ultimo (ma anche il primo!) teorema di Zappalà o, meglio, di Zappalat" e che Fermat non me ne voglia!
E' successo quello che "doveva" succedere... questo quiz l'avevo già proposto nel 2018, ma me ne ero completamente dimenticato. Il nostro Arturo Lorenzo se n'è accorto subito, ma abbiamo deciso di non rimuoverlo, dato che i nuovi arrivi sono stati molti.
Conosciamo tutti la leggenda che riguarda Giotto e la sua “O”. Oggi siamo capaci tutti di disegnare, attraverso la tecnologia, un cerchio perfetto, una forma geometrica essenzialmente teorica. Esiste, infatti, in Natura qualcosa che sia veramente circolare o -meglio ancora- sferica? Bene, sembra che la Natura si sia data da fare e stia per raggiungere Giotto.
Non tener conto delle vere lunghezze può portare a conclusioni sia matematiche che fisiche anche molto discordanti con la realtà dei fatti. La Luna lo dimostra...
Diversamente da quelli della celebre calzone di Gino Paoli, questi sassi sono stati consumati dallo "spazio" e non dal "mare". Consumati, magari un po', ma vere reliquie della storia del Sistema Solare attraverso oltre 4.5 miliardi di anni di avventure più o meno violente ed emozionanti. Guardiamoli con rispetto e ammirazione: grazie a pietre come queste (costruitesi a partire dalla polvere di nebulose antichissime) noi abbiamo un pianeta su cui camminare.
Sappiamo molto bene che nella relatività speciale basta cambiare sistema di riferimento e se si guarda qualcosa che sta viaggiando a grande velocità il suo tempo si dilata e la sua lunghezza si accorcia. Ma è anche possibile vederla ruotare?
A volte, in fisica, vi sono fenomeni che possono sembrare, a prima vista, contro intuitivi. Ne presentiamo uno che è una specie di classico in tal senso...
Un piccolo corollario per chi non ne ha avuto abbastanza.... invece di avere due monete, abbiamo un anello e una moneta. La circonferenza dell'anello è tre volte quella della moneta.
In attesa di far rientrare in gioco Pippo e Pappo con il loro nuovo amico-nemico, dedichiamoci a cose un po' più astronomiche o, almeno, geometriche. Anche questo articolo sembra solo un quiz... In realtà lo è, ma ci permette di affrontare un argomento geometrico di grande interesse con chiari risvolti astronomici. Affrontiamolo con attenzione e ci sarà pane per tutti i tipi di denti. Tutto è partito pensando al simbolo del giorno di San Valentino... Scusate l'ermetismo, ma...
Non è molto che alla TV, durante le feste, hanno trasmesso, di nuovo, il film “Cuore” di Comencini. Da molti giudicato il classico libro strappalacrime, è stato ultimamente rivalutato come affresco storico di un’epoca. Tuttavia, a noi interessa vedere come i bimbi di una volta erano decisamente più ubbidienti e meno irrequieti di quelli di oggi. La stessa cosa capitava, con un po’ di sorpresa, anche nell’Universo più giovane.
Un risultato davvero eclatante, che vede come primo autore il “solito” italiano che lavora all’estero. Ho voluto scrivere l’articolo in maniera ultrasemplice per permettere una giusta comprensione a tutti i nostri lettori, più o meno esperti che siano (stanno aumentando continuamente…). Aristarco aveva proprio ragione: il movimento della Terra attorno al Sole avrebbe permesso di […]
Il nostro Sole ha un nucleo interno, il suo cuore, che ruota ben quattro volte più velocemente della sua superficie. La colpa, forse, è del vento solare che ha rallentato la rotazione superficiale.
Le risposte avute finora sono sicuramente “abbastanza” (a parte qualche incertezza sulle altezze) precise, ma sono anche un po’ troppo “elevate”. Bastava qualcosa di molto più empirico, ma sufficiente a Peppa per disegnare con buona precisione ciò che viene richiesto da Pappo e Pippo
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