L'uomo e la sua bramosia di denaro sta oscurando sempre di più le meraviglie del cielo notturno. Un gioco ad alto rischio che ci ricorda la fine dei dinosauri.
Mentre continuano a terrorizzarci con i cambiamenti climatici, i satelliti artificiali potrebbero i8nnescare una vera catastrofe per la vita sulla Terra. I media ne parleranno? Dubito molto...
Capita, ogni tanto, che il prof. si assenti per qualche giorno e che nasca l'esigenza di intrattenere i lettori abituati a farci visita quotidianamente e a trovare qualcosa da leggere. Nessun problema, starete pensando... basta rovistare in archivio alla ricerca di qualche bell'articolo pubblicato anni fa e il gioco è fatto! Sembra semplice, ma... come vincere l'imbarazzo della scelta tra le migliaia di articoli pubblicati? Questa volta, per mia fortuna, è stato davvero semplice, dal momento che è venuto in mio aiuto un servizio trasmesso dai telegiornali, che parla di un satellite artificiale "messo in pensione", dopo venti anni di onorato servizio, spostandolo dalla sua orbita operativa ad una più lontana.
Scopriamo (o riscopriamo) quali sono i semplici principi teorici alla base della manovra effettuata con successo. Segue un'appendice sull'anello f di Saturno che, se esiste, è solo grazie agli stessi principi.
Immaginate di voler studiare attentamente un certo argomento, che comporta la massima attenzione e concentrazione (eh sì, esiste ancora, anche se sempre più rara, la voglia di studiare). Cosa fareste se ogni minuto vi suonasse il telefono per avvisarvi che avete vinto 50 mega, 2 cellulari ultimo modello, un tablet che vi permette di sapere che Tizio si è svegliato di buonumore o ha, invece, tanto male al pancino? Bene... spegnereste il telefono. Non sempre, però, si può fare...
Anche se sto passando il momento più brutto della mia vita, non potevo non rendervi partecipi di un recente senso di profondo scoramento che forse proprio la tragica situazione odierna ha fatto brillare di più nella mia mente molto frastornata.
Un problema di meccanica celeste piuttosto semplice ma che è della massima importanza non solo per i satelliti artificiali, ma anche per la comprensione di fenomeni astronomici come la strategia utilizzata dai satelliti di Saturno per mantenere "compatto" l'anello f.
Due giovani italiane realizzano un geniale modello per lo studio dei frammenti spaziali che si originano nelle collisioni tra l’innumerevole spazzatura che orbita attorno alla Terra e che può causare gravi danni ai satelliti che continuano a essere immessi attorno al nostro pianeta. Ovviamente, Media INAF, i giornali e le TV non le hanno ritenute degne di menzione, preferendo i cinguettii e le giravolte sponsorizzate della simpatica AstroSamantha e i concorsi vari con premi e "cotillon", senza dimenticarsi dell’Expo!
La sfera di Hill è particolarmente utile nello studio delle orbite dei satelliti artificiali, dato che pone limiti abbastanza severi per essere sicuri che le perturbazione esterne non causino derive della traiettoria. Anche se si avvicina molto alla definizione di punto lagrangiano, la base concettuale è decisamente diversa. Essa serve per inserire qualcosa in orbita attorno a un corpo che ruota attorno a un altro più massiccio; il punto L1 stabilisce invece un punto di equilibrio tale che un corpo inserito in quella posizione rimanga fermo rispetto al sistema rotante delle due masse principali. Una determinazione accurata è tutto meno che semplice, e ci si accontenta, normalmente, di una approssimazione che risulta del tutto sufficiente se si rimane abbondantemente all’interno della sfera.