Ne abbiamo parlato spesso, ma quasi sempre in modo qualitativo. E' giunta l'ora di calcolarle in modo quantitativo e, poco male, se torneremo su argomenti parzialmente già trattati, come la velocità di fuga e i moti orbitali dei satelliti artificiali.
I nostri amici satelliti potrebbero riservarvi molte sorprese.
Una domanda che forse molti si fanno, ma che probabilmente non hanno il coraggio di formulare. I bambini, invece, non si pongono problemi di questo tipo e possono far nascere ricerche non certo banali o inutili.
Per far contento Alvy (ho cercato di prevedere i suoi commenti… alieni), ho deciso di inserire anche la derivazione del raggio di Hill, eseguita in modo meno approssimato, anche se ai fini pratici le cose non cambiano di molto. Inoltre, il metodo non mi piace più di tanto… Che ci volete fare, anche la meccanica comporta preferenze…
Come ho già detto, avrei intenzione di cercare di introdurre al meglio queste “grandezze” fisiche, che sembrano essere più o meno la stessa cosa, ma che differiscono soprattutto per l’approccio con cui sono state introdotte e definite. Parliamoci chiaro: nessuna è ottenibile facilmente e nella maggior parte dei casi se ne dà solo una visione approssimata.