Sono stato a lungo incerto se scrivere o no queste poche frasi, ma -come ormai sapete bene- spesso e volentieri mi lascio andare a un sentimentalismo un po’ (o molto) deamicissiano. Il fatto è che non me ne vergogno. Ben altre sono le azioni che potrebbero far rivivere l’ormai obsoleta molecola della vergogna.
Ho scritto questo articolo nel settembre 2013, all'indomani del G20 che si tenne a San Pietroburgo, forse perché l'ennesimo ritrovo dei cosiddetti "grandi" mi aveva fatto tornare in mente, per contrasto, uno dei momenti fondamentali della Storia dell’Uomo, forse poco conosciuto ma senza dubbio ben più importante delle mille e una riunioni che si organizzano oggi su temi universali e che, alla fine, interessano (nel senso che fanno l'interesse) solo quelle poche mezze figure che credono di comandare il mondo.