Le stelle sembrano "scoppiare" una a una... forse la nostra galassia si sta veramente sgretolando?
Ciò che sta velocemente degradando la nostra capacità di studiare l'Universo può essere chiamata tecnologia o progresso? Temo proprio di NO.
Immaginate di voler studiare attentamente un certo argomento, che comporta la massima attenzione e concentrazione (eh sì, esiste ancora, anche se sempre più rara, la voglia di studiare). Cosa fareste se ogni minuto vi suonasse il telefono per avvisarvi che avete vinto 50 mega, 2 cellulari ultimo modello, un tablet che vi permette di sapere che Tizio si è svegliato di buonumore o ha, invece, tanto male al pancino? Bene... spegnereste il telefono. Non sempre, però, si può fare...
Non sappiamo come e se passerà questo periodo che dire buio è troppo poco. Tuttavia, c'è qualcos'altro che faticherà, invece, a diventare buio: il nostro cielo.
L'Unione Astronomica internazionale è profondamente preoccupata di quello che succederà nei prossimi anni con la messa in orbita di migliaia e migliaia di satelliti dediti solo alla telecomunicazioni, con ricadute puramente economiche.
Anche se sto passando il momento più brutto della mia vita, non potevo non rendervi partecipi di un recente senso di profondo scoramento che forse proprio la tragica situazione odierna ha fatto brillare di più nella mia mente molto frastornata.
Rete immensa di satelliti per telecomunicazioni? I loro segnali radio daranno fastidio ai radiotelescopi? No, le multinazionali ci dicono che troveranno un accordo. Ma sì, crediamoci, tanto ormai crediamo a tutto...