Una poco nota "ciliegina" (sarebbe meglio dire "ciliegiona") che potrebbe rappresentare il primo tipo di stelle da cui discenderebbero i buchi neri galattici.
Due recenti articoli gettano luce (anzi “buio”) sulle prime fasi dell’Universo, quando la materia ha dovuto cominciare a costruire le sue creature, affidandosi solo alla gravità. Dobbiamo concludere che non hanno voluto perdere tempo…
La volta scorsa abbiamo visto quanta importanza rivestano i buchi neri galattici nel regolare il flusso delle nascite stellari, ma come si sono formati i loro "colleghi" primordiali? Mangiando tanto in un giovane Universo molto più denso di materia di quanto non sia oggi? Tramite fusione di buchi neri più piccoli formatisi dopo le esplosioni delle prime stelle dotate di grande massa e vita breve? Oppure grazie ad un processo di collasso gravitazionale diretto, senza bisogno di aspettare le supernove... parliamo di quelle che sono le ipotesi più accreditate, riproponendo articoli già presenti sulle pagine di questo blog.
L’acqua è sempre stata abbondante nel Cosmo, anche quando l’ossigeno era merce rara. In altre parole, le condizioni ideali per la vita sono state predisposte con largo anticipo. Si può, allora, pensare che l’Universo non ne abbia approfittato? No, caro Alvy, non sei sicuramente l’unico insieme ai tuoi amici papalliani!
Si cerca in tutti i modi di poter osservare e quantificare il gas che nelle galassie serve a creare nuove stelle. Finché si sta nelle nostre vicinanze… tutto bene. Ma se ci si vuole spingere indietro nel tempo cominciano i problemi. Forse bisognerebbe spegnere TV, radio, ecc., ecc.