Kepler, oltre ad averci regalato centinaia e centinaia di esopianeti, si è dedicato a scrutare continuamente galassie relativamente vicine, in attesa di cogliere sul fatto qualche esplosione di supernova. Il colpaccio (anzi due) è stato ottenuto. I modelli acquistano validità e ci mostrano un processo di importanza estrema per capire come le mamme stelle regalano ciò che hanno creato allo spazio che le circonda.