Il buon vecchio Hubble, per nulla in soggezione di fronte alle mirabili gesta del virgulto Webb, offre una spettacolare immagine di un settore della regione individuata dalle costellazioni del Toro e dell’Auriga, nota per essere una feconda incubatrice di stelle neonate.
Non sono un grande amante delle canzoni di Renato Zero, ma qualche volta anche lui è preveggente!
Straordinaria immagine ottenuta dallo strumento SPHERE applicato al VLT dell'ESO: una piccola stella che sta nascendo ha dato alla luce un pianeta che si vede distintamente mentre finisce di succhiare il suo pasto a scapito del disco di accrescimento stellare. Un'immagine sia scientifica che poetica...
Bambini che giocano e che creano utilizzando ciò che li circonda: cosa c’è di più bello? I cuccioli d’uomo si stanno perdendo dietro la tecnologia infantile, che prende il posto delle mani e della mente, le stelle, invece, continuano a non cambiare e a divertirsi, con polvere e gas, anche dopo miliardi di anni di esistenza del loro teatro.
Facciamo nascere le nostre stelle con la loro massa acquisita durante l’aggregazione. Come sempre capita è più facile accontentarsi di poco che non cercare di superare a tutti i costi i vicini di casa (a volte, chi troppo vuole nulla stringe…). Ne segue che è molto più facile costruire stelle piccole che non giganti. E’ vero che saranno proprio le giganti a fare la gran parte del lavoro dell’Universo,ma cerchiamo di non cadere in una visione troppo “umana”: le stelle sanno benissimo come dividersi gli incarichi. Non c’è assolutamente invidia per chi rimane piccola, lavora poco e vive moltissimo. Basta pensare alla parola d’ordine del Cosmo: armonia.