Portare l'acqua sulla Luna? Già fatto... ci ha pensato il "vento" terrestre.
Nell’Universo bisogna anche saper morire (o meglio trasformarsi) con grande dignità e sicurezza. Lo sanno fare le stelle come il Sole diventando nane bianche, lo sanno fare le stelle molto più piccole, senza tanto clamore e in tempi lunghissimi, lo sanno fare le stelle più grandi con le loro utilissime esplosioni di supernova. Vediamo come si sta preparando a farlo VY Canis Majoris, la stella più grande che conosciamo!
Il nome mi piace poco, ma a causa dei problemi che possono causare ai satelliti artificiali sono stati chiamati "elettroni killer". In qualche modo, essi ci permettono di completare (che grossa parola) la struttura difensiva della nostra Terra verso lo Spazio e le sue radiazioni.
L'uomo può veramente andare (nuovamente e a breve) sulla Luna o, addirittura, su Marte? A parte mille e uno problemi sia tecnici che di costi, resta almeno un problema puramente astrofisico: la pioggia di raggi cosmici.
La sonda che sta viaggiando al di là di Plutone sta compiendo un lavoro silenzioso, ma eccezionale, con una strumentazione d'avanguardia: sentire il soffio del Sole a distanze enormi. Esso è sicuramente rallentato, ma, noi sulla Terra, facciamo finta di non saperlo (o non lo sappiamo davvero?). Il vento Solare, quel fascio di particelle cariche […]
Ne abbiamo già parlato in modo molto rapido e penso sia giusto tornare sull’argomento, soprattutto perché le immagini riprese dalla stazione spaziale hanno reso questo fenomeno, normalmente abbastanza elusivo, molto ben visibile e alla portata di tutti.
Il nostro Sole ha un nucleo interno, il suo cuore, che ruota ben quattro volte più velocemente della sua superficie. La colpa, forse, è del vento solare che ha rallentato la rotazione superficiale.
Mentre si continua a gettare fumo negli occhi riguardo alla barzelletta del Global Warming, il Sole sta scendendo verso il suo minimo senza chiedere permesso e gli effetti sul raffreddamento globale non tarderanno a farsi sentire. Tuttavia, il problema del Sole “sfaticato” si ripercuote su qualcosa che può essere anche più importante: i raggi cosmici.
Sia affrontando la meccanica quantistica, sia analizzando i fenomeni macroscopici ci convinciamo sempre di più che la Natura preferisce le vie di mezzo. La nostra stessa Terra non deve essere né troppo grande né troppo piccola, né troppo calda né troppo fredda, né troppo lontana né troppo vicina, per mantenere la vita biologica. La stessa strategia è usata dalle giganti del cielo, le stelle che hanno masse decine di volte quella del Sole.
Gli aerei sono strumenti di misura molto importanti per lo studio dei raggi cosmici, la cui quantità dipende fortemente dall’attività solare. Ne segue che gli aerei possono confermare lo stato di salute del Sole e prevenire quello di chi viaggia sovente con l’aereo. Senza parlare delle ricadute sul clima generale del pianeta…
Due disgrazie sono sempre peggio di una? No, attorno al nostro Sole spesso avviene il contrario. Insomma, chiodo scaccia chiodo…