Tutti pronti a partire per un lungo weekend sulla Luna, o -magari- per passarci qualche anno in attesa che il Covid elimini un po' di cianfrusaglia umana che è solo di peso per la vita tranquilla e per la politica dei paesi più ricchi? Può darsi... ma sarebbe bene fare un po' di conti.
Diciamolo a chiare lettere: il 2019, anniversario dello sbarco sulla Luna, non è sicuramente l’anno giusto per tentare di nuovo lo stesso viaggio (e la stessa guerra spaziale) sia ufficialmente che privatamente. La colpa, come già sappiamo è dei raggi cosmici che a loro volta hanno avuto via libera per effetto dell’anomalo minimo solare che stiamo vivendo (tra l’indifferenza generale dei media che pensano solo a guardare il termometro sapendo già la risposta sia che salga o che scenda).
In un racconto di Vin-Census avevamo visto trasformare la Terra, suo malgrado, in un deposito di spazzatura spaziale. Una fantascienza che potrebbe anche diventare realtà in un futuro molto lontano. Tuttavia, già adesso, sembra che la faccenda possa prendere una piega interessante e/o spaventosa (a seconda dei punti di vista).
Quale sarà il modo migliore per visitare il Sistema Solare interno, senza spendere quasi niente in carburante e raggiungere comunque velocità elevate? Presto detto: utilizzare astronavi “naturali”. Ne passano moltissime a distanze relativamente modeste da noi e per alcune di loro è facilissimo riuscire ad accostarsi a loro a bassa velocità e saltare a bordo, sono gli asteroidi a rischio di impatto con la Terra. Non solo future miniere spaziali, ma anche future navi da crociera per i soliti ricchi amanti dei viaggi esotici. Vin-Census ha provato a immaginarne una, chissà quali mirabolanti soprese ha preparato per i protagonisti di questo fanta-viaggio...
L'evoluzione, dopo circa 3 miliardi e 800 milioni di anni della storia della vita, ha regalato al pianeta Terra una specie che ha preso coscienza di sè. Essa si chiede perchè esiste e la curiosità e la voglia di superarsi ha portato allo sviluppo tecnologico e alla nascita di una civiltà tecnologica in grado di […]
Nuovi guai per i viaggiatori spaziali. Gli eroi dovranno essere ancora più eroi e magari anche un po’ rimbambiti..
In questo periodo di stasi forzata cerco di riesumare vecchi articoli che probabilmente risultano “nuovi” per molti lettori. Quello che segue viaggia a metà tra fantascienza e scienza e ha risvolti abbastanza peculiari
Non avrei voluto riportare questo studio scientifico “stimolato” dalla NASA, ma nascono talmente tante battute a riguardo che non potevo non regalarvi lo …spunto. Io cercherò di essere freddo e di non usare termini di uso comune, ma voi potete fare ciò che volete (come farò anch’io in privato).
Si continua a parlare di missioni umane verso Marte, ma il Sole continua ad abbassare il tempo di durata dei viaggi spaziali. Il suo scudo protettivo è veramente mal messo…
La fantascienza ha trattato spesso di vagabondi dello Spazio, persone destinate a viaggiare (per scelta o per lavoro) continuamente tra stella e stella. Il problema più grande è sempre stato quello legato al paradosso dei gemelli, ossia il tempo dei viaggiatori spaziali è inesorabilmente slegato da quello de luoghi visitati. Una vita solitaria, fuori da qualsiasi contatto umano che non sia quello con l’equipaggio. Tuttavia, esistono problemi ben più pratici che ormai sembrano implicare che si debba accettare -o addirittura aiutare- la nascita di una nuova razza: l’homo cosmicus.
Marte è tornato a far parlare di sé. Tuttavia, qualche cosa sembrerebbe cambiare. Forse, una piccola guerra che si sta svolgendo tra gli alti papaveri delle Istituzioni scientifiche più prestigiose e potenti. Forse, dico forse, la Scienza vuole uscire nuovamente allo scoperto.