Se pensate che le Hawaii non siano soltanto natura incontaminata, panorami mozzafiato, spiagge cristalline, antichi crateri sottomarini ricoperti da un mare dai colori magnifici da cui affiorano barriere coralline brulicanti di pesci, maestose cime vulcaniche dall'aspetto giurassico, colate di lava che si tuffano nell'oceano che le accoglie sprizzando spruzzi di gioia da tutti i pori... ebbene, avete ragione, queste magnifiche isole non sono "solo" questo: Vin-Census l'ha scoperto e ora ve lo racconterà.
Anche i vini hanno un’anima, dei sentimenti e una grande volontà di esprimersi al meglio. Quello che riporto è un accorato sfogo di uno dei più grandi bianchi italiani, figlio di un territorio unico e stupefacente, il Roero. Le sue parole le ho raccolte durante uno struggente tramonto in cui il Monviso sembrava accogliere il Sole per il suo sonno notturno e le candide Rocche ne tracciavano i confini. Quello che segue è frutto solo del mormorio proveniente dalle vigne ed io ho solo trascritto ciò che sentivo, senza alcun intervento personale. Sono però sicuro che lo stesso sfogo sia condiviso da molti altri vini bianchi italiani. (Vincenzo Zappalà)
Cari amici,
il nostro Enzone mi ha chiesto di informarvi che nei prossimi tempi, suo malgrado, non sarà presente sulle pagine di questo nostro Circolo con la consueta assiduità in quanto impegnato in una serie di controlli medici che limiteranno molto il suo tempo a disposizione.
Così come artificiosa appare la distinzione in razze (che la scienza ha ormai dimostrato non esistere) degli esseri umani, allo stesso modo possiamo considerare quella tra asteroidi e comete: solo un comodo e sbrigativo metodo, privo di fondamento fisico, per distinguere corpi sempre freddi e scuri da altri che, vicino al Sole, si illuminano di immenso. Abbiamo parlato varie volte sulle pagine di questo Circolo di quanto all'Universo non interessino le classificazioni, facciamolo una volta ancora, riproponendo questo articolo scritto qualche anno fa...
Non solo vino tra le passioni del nostro Enzone! Quando di tratta di portare avanti una battaglia per la verità, ci mette anima, corpo e... faccia! Vediamo cosa è stato capace di fare per amore del suo Tanaro.
Pubblicato il 13 gennaio 2000, questo articolo costituisce la sintesi degli interventi mio e di un collega dell'Osservatorio "Il Pino" ad uno degli eventi organizzati di GiovedìScienza a Torino, al quale parteciparono più di 800 persone... bei tempi! Una bella serata, il cui ricordo mi fa piacere condividere con voi, cari amici lettori!
Chi conosce Vin-Census e il suo amore per l'arte, per lo spettacolo della Natura e per il buon vino, non poteva non immaginare che, prima o poi, avrebbe scritto un articolo come questo... per tutti gli altri questa lettura sarà un modo per conoscerlo meglio!
Preso dall’euforia delle onde gravitazionali, mi sono lasciato andare senza freni nelle braccia di una nuova forma di informazione e di una conquista epocale. Nel far ciò ho “snobbato” gli altri sensi umani, prendendo una cantonata che l’Universo mi ha subito fatto notare, con grande finezza e tempismo.
Questo articolo racconta una parte importante degli inizi della mia vita professionale. Niente di speciale, ma penso sia apprezzato da chi ama la geometria.
Ricca di colpi di scena, interminabile come una telenovela, appassionante più di un giallo: è la vicenda delle estinzioni biologiche di massa, tra cui la celebre scomparsa dei dinosauri, e la conseguente ricerca di cosa può averle causate. Nessun dubbio sull'esecutore materiale, ma... chi è il mandante?! Quella che segue è la trascrizione di un articolo del sottoscritto, pubblicato sulla rivista "L'Astronomia" dell'aprile 1988. Al termine, un sintetico aggiornamento sull'evoluzione delle ricerche in materia, opera della infaticabile Daniela, e una breve conclusione del tutto soggettiva.
Ricordate l’isterismo per il 21 dicembre 2012, data della presunta fine del mondo prevista dai Maya? Ebbene, sono convinto che, in un modo o nell'altro, riapparirà presto! L’uomo in fondo è contento di essere spaventato dai media. Sarà un asteroide ancora sconosciuto a distruggere la civiltà terrestre? Ci sarà un Bruce Willis che scenderà sull’asteroide, lo spaccherà e salverà la Terra come in Armageddon? A un gruppetto di studenti dell’Università di Leicester è stato dato il compito di valutare la situazione. Ed essi hanno bocciato Bruce Willis senza alcun appello.
Il titolo è volutamente ambiguo, proprio per dimostrare come la problematica degli impatti di corpi celesti con la Terra abbia risvolti ben diversi,a seconda dei tempi scala, delle certezze che si richiedono e degli interventi necessari a scongiurarli.
Siamo nel 1971 e a Tucson si svolge il primo congresso internazionale sulla fisica degli asteroidi. Una data epocale, dato che da quel momento gli asteroidi smettono di essere solo punti luminosi, ma diventano entità fisiche. Qualcuno, però, era già troppo avanti…
Si parla tanto di oggetti a rischio di impatto con la Terra, ma forse pochi sanno che sono divisi in quattro (o cinque) categorie sulla base dell’orbita odierna. Vale la pena ricordarle anche perché due di esse sono, in fondo, un po’ colpa mia…
Sappiamo bene quanto i media parlino ben poco degli asteroidi se non solo quando qualcuno di loro si avvicina “pericolosamente” al nostro pianeta. In quei casi (a volti montati di proposito, in linea con il catastrofismo dilagante) ci si ricorda che sono corpi (anche se “minori”) del Sistema Solare, dotati di massa e velocità, capaci di liberare, in un eventuale urto, una quantità non indifferente di energia cinetica. Vale la pena spendere due parole sull’energia che viene trasferita alla Terra a seguito di un impatto con uno di questi “piccoli” oggetti.
Come nascono i NEA (Near Earth Asteroids), ovvero gli asteroidi a rischio d'impatto con la Terra? Tutto ha inizio con le "mie" famiglie asteroidali e la loro evoluzione collisionale... a tal proposito vi ripropongo un articolo scritto nel 2008. Buona lettura!