Un passo decisivo per la vita fuori dalla Terra: Encelado ha una grande riserva di fosfati, base fondamentale per le creature viventi.
La ricerca di vita su altri pianeti porta a soluzioni forse un po' troppo fantascientifiche...
Avete presente quei film in cui il protagonista vede avverarsi ciò che desidera come nel più bello dei suoi sogni e, proprio sul più bello, si sveglia e si rende conto che è stato solo un sogno? Ecco… di solito in quei film il finale riserva al protagonista deluso l’immancabile sorpresa. Anche questo “film”, scritto da Vin-Census e basato su una sua esperienza reale, ci riserva una sorpresa. Ma la vera sorpresa è che il finale non lo conosce neanche lui.
Caro Vin-Census, non ti avevo fatto promesse, se non che ci avrei provato. Ebbene, ci ho provato e il risultato è andato oltre le mie più rosee aspettative. Ma non è merito mio… leggi fino in fondo e capirai!
Anche se passata in secondo piano rispetto al nuovo virus, che continua a proliferare in un ambiente che a lui piace moltissimo (chiamiamolo "scemo"!), l'anidride carbonica continua a essere considerata come il pericolo pubblico numero uno per la vita. Noi sappiamo benissimo che non è così e sappiamo benissimo che , in qualche modo, è vero il viceversa, ossia l'anidride carbonica è proprio un mattone fondamentale per la nascita della vita.
Un lungo preambolo per una storia vera, reale, che è riuscita a rendermi sereno e che mi ha fatto trovare grandi amici che non pensavo di poter incontrare. Poi capirete, ma vi dico soltanto che tornerò spesso in quel luogo e presso quelle splendide persone... ne sento già una struggente mancanza.
Parlo molto poco di Marte, lo ammetto, anche se lo considero importantissimo da studiare come qualsiasi altro pianeta grande o piccolo che sia. L'interesse ossessivo dei media (ma non solo) su di lui è riuscito a rendermelo un po' "antipatico". Molti, troppi soldi finiscono su missioni che, diciamocelo francamente, ben poco hanno a che vedere con un interesse puramente scientifico.
Esperimenti di laboratorio hanno dimostrato come l'impatto di meteoriti possa avere facilmente formato semplici aminoacidi e innescato la nascita delle prime cellule terrestri. Che dire? Siamo proprio figli dei miei "cari" asteroidi.
Il campo magnetico terrestre è sempre esistito e questo lo si deve, probabilmente, ancora una volta alla nostra Luna, un satellite anomalo, date le dimensioni, ma sempre più fondamentale per la nostra esistenza. Grazie Luna!
Mettere il sale sulla coda vuol dire catturare qualcuno, in particolare gli uccellini. Il significato dovrebbe derivare dal fatto che se si riuscisse a mettere del sale su una coda di un veloce passero vorrebbe dire averlo sicuramente già catturato. Tuttavia, a noi interessa molto di più il sale che -quasi per caso- è stato scoperto sulla cometa visitata dalla sonda Rosetta.
Questo articolo è inserito nella sezione d'archivio "Figli delle stelle (e degli asteroidi, e delle comete...)" Gli zuccheri sono già stati trovati nelle analisi delle meteoriti, ma mai del tipo essenziale per la vita. Nuove ricerche, eseguite con tecnologie innovative, hanno, finalmente, mostrato l'esistenza del ribosio, un carboidrato essenziale per le cellule viventi e, […]
Un esperimento ultra sofisticato simula il gas interstellare e le sue condizioni. Con sorpresa (ma non poi tanto) si sono formate le basi azotate (nucleobases) del DNA, i blocchi fondamentali per la loro costruzione. Siamo sempre più figli delle stelle.
Finalmente, la NASA ha deciso di andare a studiare da vicino un mondo in cui sarà altamente probabile trovare segni di vita e che potrebbe insegnarci molto su come essa si riesca a generare. Europa aspettaci!
Una storia che parte da lontano e arriva fino ai giorni nostri seguendo un unico filo conduttore, quella che ci racconta questa volta il nostro amico Vin-Census...
"Whoopi, quello sarà stato piccolo per Neil, ma è un gran passo per me!" esclamò Pete Conrad il 19 novembre 1969, subito dopo avere poggiato piede sul suolo lunare. Quelle parole parafrasavano le ben più celebri pronunciate da Neil Armstrong quattro mesi prima ("Questo è un piccolo passo per un uomo, un gigantesco balzo per l'umanità") e gli furono suggerite dall'amica Oriana Fallaci, della quale portò con sé, sulla Luna, anche una foto che la ritraeva con la madre.
Un commento del nostro affezionato lettore Mik ha rievocato l'atmosfera di quel periodo, stimolando in alcuni di noi la voglia di viverla (o riviverla).
Per una volta, questa volta soltanto, scriverò un'introduzione seria perché provo un affetto particolare per questo racconto e non posso scherzarci sopra. Quando Vin-Census lo scrisse, la più piccola delle mie figlie frequentava la terza elementare (oggi è in terza liceo e ricorda ancora con piacere questo episodio) e, ascoltando i discorsi di alcuni compagni di classe, cominciava a dubitare dell'esistenza di Babbo Natale. Allora stampai questo racconto, glielo lessi e glielo spiegai accuratamente... risultato: il giorno dopo entrò in classe sventolando il foglio con la storia, urlando felice "Ve l'avevo detto che esiste!!!". La "leggenda" racconta che altri compagni di classe dubbiosi abbiano continuato a crederci; per quanto tempo non lo so, ma sicuramente abbastanza per trascorrere almeno un altro Natale nella felice attesa del Mitico Vecchietto! Grazie, Vin-Census, grazie di cuore da parte mia e da parte di tutti loro!
Una favola in piena regola: con buoni, cattivi, lieto fine e immancabile morale... per la cui comprensione si raccomanda la lettura degli altri articoli, più o meno ironici, in cui il nostro Vin-Census spiega come mai ha il dente avvelenato con i degustatori di vino "professionisti".