Nel precedente articolo intitolato “il pavone planò e cosa vide?” avevo promesso che avrei ripreso l'argomento utilizzando un quadro prospettico in posizione mobile (a distanza costante dall'osservatore). Questo accorgimento permette di risolvere il problema di rappresentare in prospettiva centrale la visione durante la planata in base a semplici relazioni che legano le variabili.
Il pavone vola, non come un'aquila ma abbastanza da vedere le cose dall'alto e quando plana, come tutti quelli che planano, vede il terreno avvicinarsi e le linee di fuga prospettiche mutare la loro inclinazione. Che mai vedrà in quei pochi istanti prima dell'atterraggio?
"Volare alto": in senso figurato significa non preoccuparsi delle piccolezze della vita quotidiana, spesso non capirle neanche, quasi non le si vedesse, come se ci si dovesse occupare di cose molto più importanti e per questo si volasse molto in alto, tanto da non riuscire a scorgere quello che succede a livello del suolo. Giusto. Ma se il volo non è troppo alto (né troppo basso), può capitare di vedere meglio ciò che accade al suolo. Quale sarà, quindi, la giusta altezza a cui volare? Forse Piero l'ha scoperta, vediamo come...
Studenti dell’Università di Leicester hanno svolto un’interessante ricerca che ha portato a un risultato piuttosto sorprendente: Bolt, l’uomo più veloce del mondo, potrebbe facilmente volare su Titano!